Piemonte
Il Piemonte, insieme alla Toscana è la regione vinicola più importante d'Italia. Il suo nome, derivato dal latino "pedem montis" (ai piedi della montagna), cattura perfettamente la sua geografia, con le maestose Alpi a nord e ovest e le fertili pianure della Valle del Po a sud e est. La qualità dei vini locali è la migliore d'Italia. I vigneti hanno le rese più basse, ci sono i vini DOCG più numerosi e persino le due denominazioni DOCG più antiche provengono dal Piemonte. La produzione vinicola è concentrata nella parte meridionale della regione, soprattutto nelle aree di Cuneo, Asti e Alessandria. Il clima è moderato da un gran numero di fiumi, gli inverni sono freddi e lunghi e le estati sono secche e calde. Sebbene il Piemonte sia una regione settentrionale, qui vengono coltivate principalmente varietà rosse (70%) come Barbera, Nebbiolo e Dolcetto. Le varietà bianche più diffuse sono Cortese, Moscato Bianco e Arneis.
La varietà piemontese di maggior qualità è senza dubbio il Nebbiolo, con tannini alti e acidità, che produce il "re dei vini italiani," Barolo DOCG, prodotto in undici aree. Intorno ai villaggi di La Morra e Barolo, ci sono più sottosuoli calcarei e terreni più ricchi, che danno vini più rotondi, più fruttati e bevibili prima. I dintorni di Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto e Monforte d'Alba, invece, hanno terreni calcarei-arenacei più poveri, e i vini di queste aree hanno tannini alti e grande potenziale di invecchiamento. Un altro vino iconico del Piemonte, a base di Nebbiolo, è il Barbaresco, più leggero e più elegante, della zona intorno al villaggio omonimo.
La varietà più coltivata, tuttavia, è la Barbera, con un carattere fruttato molto intenso e acidità fresca. Le Barbera più famose provengono dalle aree di Asti e Alba.
Il vino bianco piemontese più famoso è il Gavi della varietà Cortese. La maggior parte della produzione è concentrata intorno a Gavi, ma anche intorno al villaggio di Tassarolo si producono vini molto interessanti con questa denominazione. Grazie all'altitudine più elevata, intorno ai 300 m sul livello del mare, i vini Gavi di quest'area sono meno fruttati, più minerali, strutturati e freschi rispetto ai classici vini Gavi. Questo è anche dovuto alla specifica composizione del terreno argilloso, che è insolitamente distintamente rosso e molto ricco di minerali.
Un'altra varietà locale molto antica, sebbene non così diffusa, è l'Arneis. Questa varietà molto difficile da coltivare è quasi scomparsa in passato, ma grazie agli sforzi di diversi viticoltori è stata salvata e ripiantata principalmente nell'area del Roero, dove produce un vino molto fruttato con acidità più alta e grande potenziale.